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I miei articoli sulla rubrica de "Il Mamilio"

Yoga da casa, tutti i giovedì dalle 21 alle 22

Anche da casa possiamo praticare Yoga, con la piattaforma on line Zoom. Stiamo vivendo una fase molto delicata ed importante dell’esistenza. Forse mai come adesso l’essere umano ha bisogno di riscoprire la spiritualità, la conoscenza, la consapevolezza ed un modello di vita sano e naturale. La disciplina yogica è uno strumento efficace, che possiamo praticare benissimo anche rimanendo a casa. Tra i rimedi naturali contro lo stress depressione riconosciuti utili in numerosi studi scientifici figura la pratica dello yoga, una disciplina che insegna a coordinare mente, corpo e respirazione con il fine di favorire il rilassamento e di stimolare l’equilibrio generale del sistema. Lo yoga viene praticato sempre più spesso da uomini e donne in tutto il mondo. Un’attività più che giusta, visto che oltre il 90 per cento degli studi ha rilevato che questo tipo di disciplina ha un impatto positivo sulla salute. Addirittura i medici Marlynn Wei e James E. Groves hanno proposto degli esercizi di respirazione e meditazione attraverso il libro “La guida allo Yoga dell’Harvard Medical School: “Le posizioni fanno aumentare la flessibilità, l’equilibrio e la forza, ma producono anche molti altri effetti che rendono lo yoga una disciplina unica e molto diversa dalle altre attività fisiche”. Il termine Yoga deriva dal sanscrito ‘yug’ che significa legare insieme, unire il corpo la mente e lo spirito. Il Kundalini Yoga si differenzia per la sua completezza: si tratta di una disciplina che si basa su una sintesi equilibrata di tecniche prettamente fisiche, tecniche di controllo del respiro, uso di mantra (ripetizione di particolari fonemi in lingua sanscrita), meditazioni e rilassamenti. Il Kundalini Yoga non è una religione. Il Kundalini Yoga è una scienza sacra. Con il Kundalini Yoga si lavora con il corpo, con l’anima e con la mente. La molteplicità e la varietà degli esercizi derivano da una conoscenza molto articolata, quasi scientifica, della psiche umana. Diversamente da quando accade in campo scientifico, non si considera tuttavia soltanto il corpo materiale, bensì anche i livelli più sottili della nostra esistenza. Sono numerosi i benefici attribuiti alla pratica del Kundalini Yoga: rende più forti ed energici, migliora la respirazione, favorisce la digestione, incoraggia la forza di volontà, aiuta a superare le cattive abitudini, purifica il corpo e contribuisce all’eliminazione delle tossine, in particolare attraverso delle tecniche di purificazione chiamate Kriya, e grazie alla pratica delle posizioni rende il corpo più agile e flessibile. Infine, grazie agli esercizi di respirazione, di concentrazione e di meditazione il Kundalini Yoga aiuta a calmare la mente (quando il respiro è calmo anche la mente lo è, quando il respiro è agitato ciò influisce sulla mente – ciò vale per qualsiasi stile di Yoga) e ad aumentare la capacità di attenzione.

18 Ottobre 2020/1 Commento/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2020/10/Yoga-Zoom.jpg 960 678 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2020-10-18 09:06:342020-10-18 09:06:34Yoga da casa, tutti i giovedì dalle 21 alle 22
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Albano, domenica 30 giugno Yoga Arte di Vivere

Arrivata alla sua quinta edizione, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con Yoga Arte di Vivere 2019. Domenica 30 giugno nella splendida cornice di Villa Doria ad Albano, dalle 10 della mattina fino al tramonto tutti avranno la possibilità di conoscere ed avvicinarsi allo Yoga. Lezioni gratuite con gli insegnanti dei Castelli Romani con i vari stili di Yoga, meditazione, alimentazione naturale, musica e molto altro ancora. Pensato e organizzato da un gruppo di insegnanti qualificati del territorio, l’evento nasce con l’intento di creare una rete fra coloro che insegnano e diffondono la scienza e la disciplina dello Yoga nel territorio dei Castelli e fra le associazioni che aderiscono alla diffusione dello Yoga e di discipline affini. Un fitto ed un interessante programma caratterizzerà tutta la giornata, coinvolgendo anche i più piccoli. L’intento è di offrire a tutti la possibilità di avvicinarsi alla disciplina orientale nelle sue specificità, per dare ulteriore conferma del suo valore per il benessere fisico, mentale e spirituale e rafforzare il legame di questo insegnamento con il territorio dei Castelli Romani, dove già lo Yoga è molto diffuso, dove negli ultimi anni si sono viste nascere e formarsi tante associazioni, scuole ed insegnanti qualificati. Ogni sponsor o associazione potrà presentare e pubblicizzare la sua attività, esporre i propri prodotti, creare uno spazio vitale all’interno della manifestazione di interscambio culturale e sociale, nel rispetto dell’etica dello Yoga e della sua filosofia. Per questa edizione sarà Il supermercato del biologico, NaturaSi di Albano Laziale a sponsorizzare l’evento.

https://www.yoga-magazine.it/2019/06/yoga-arte-di-vivere-2019/

28 Giugno 2019/0 Commenti/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2019/06/Albano.jpg 960 679 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2019-06-28 10:50:452019-06-28 10:50:45Albano, domenica 30 giugno Yoga Arte di Vivere
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Oms, lo stress da lavoro è una sindrome. In un contesto del genere diventa fondamentale la disciplina dello yoga

Una certa quantità d’ansia è fisiologica e serve a motivare le persone a darsi da fare e ideare progetti per il proprio futuro. Se è troppa, però, genera un eccessivo e inspiegato timore con conseguenti stati d’inquietudine e preoccupazione senza alcun valido motivo, oltre a interferire con la normale attività quotidiana – talvolta bloccandola del tutto. Quando l’ansia diventa cronica intacca l’intero sistema corporeo e tutte le funzioni vitali, dando origine ad altre malattie come ipertensione, allergie e asma, per citare le più comuni. Nel contesto attuale lo stress da lavoro o da disoccupazione, per l’Organizzazione Mondiale della Sanità è ufficialmente una sindrome. Inizialmente l’agenzia speciale dell’ONU per la salute aveva lasciato intendere che si trattasse invece di una malattia dopo averlo inserito erroneamente per la prima vota nell’elenco delle malattie. Poi ha aggiustato il tiro e ha specificato che il burnout resta un fenomeno occupazionale (stress da lavoro) per il quale si può cercare una cura ma non è una condizione medica. Oms ha anche fornito direttive ai medici per diagnosticare tale condizione. Si può essere affetti da burnout (letteralmente ‘esaurimento’, ‘crollo’) di fronte a sintomi come mancanza di energia o spossamento, aumento dell’isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività e cinicismo legati al lavoro, diminuzione dell’efficacia professionale. L’Oms ha anche specificato che prima di diagnosticare qualcuno di burnout occorre anche escludere altri disturbi che presentano sintomi simili come il disturbo dell’adattamento, l’ansia o la depressione. Inoltre il burnout è una condizione che si riferisce solo ad un contesto lavorativo e non può essere estesa anche ad altre area della vita. Il primo ad occuparsi di burnout è stato lo psicologo Herbert Freudenberger con un articolo scientifico pubblicato nel 1974, tuttavia parlava di una sindrome che si riferiva principalmente a professioni cosiddette di aiuto come quelle di infermieri e dottori ed estesa poi più in generale a persone chi si occupano di assistenza o che entrano continuamente in contatto con altre che vivono stati di disagio o sofferenza. Secondo un recente studio, dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap) in un sondaggio on line, al quale hanno risposto oltre 700 soggetti tra i 19 e i 60 anni, parla da solo: il 79% di coloro che hanno risposto al sondaggio ha avuto, durante l’ultimo mese, manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia; il 73% si percepisce come una persona molto apprensiva, che si preoccupa facilmente di piccole cose/situazioni; il 68% dichiara di avere non poco disagio a stare lontano da casa o da luoghi familiari, mentre il 91% trova molto spesso difficoltà nel rilassarsi. In un contesto del genere diventa fondamentale la millenaria disciplina dello yoga internazionalmente riconosciuta per i suoi benefici. Conosciuto in occidente soprattutto per i suoi benefici corporei, lo Yoga risana l’uomo invece da ogni punto di vista. Una serie di studi presentati qualche anno fa al convegno dell’American Psychological Association sembra ribadirlo: lo yoga aiuterebbe ad alleviare i sintomi depressivi, e potrebbe considerarsi come una terapia complementare, da affiancare a quelle tradizionali. Lindsey Hopkins del San Francisco Veterans Affairs Medical Center ha analizzato gli effetti dello hatha yoga su 23 veterani – considerata una popolazione a rischio per disturbi dell’umore – chiamati a praticare due volte a settimana per circa due mesi. Alla fine del programma, i sintomi depressivi sembravano ridursi tra coloro con i più elevati segni di depressione all’inizio dello studio, in maniera dose-dipendente: più aumentava la frequenza, più diminuivano i sintomi. Risultati analoghi sono stati ottenuti anche su un campione di 52 donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni con stress riferito e disordini alimentari, metà delle quali assegnate a un programma di Bikram yoga, una versione di hatha yoga. Anche in questo caso, dopo otto settimane, chi aveva partecipato a sessioni di yoga mostrava meno sintomi di depressione rispetto al gruppo controllo, raccontano i dati presentati da Sarah Shallit della Alliant University in San Francisco. E lo stesso hanno osservato Maren Nyer e Maya Nauphal del Massachusetts General Hospital su un gruppo di 29 adulti. Nina Vollbehr del Center for Integrative Psychiatry nei Paesi Bassi ha invece presentato i dati relativi a persone con depressione invitate a fare yoga, in due diverse condizioni. In un caso l’analisi riguardava un campione di 12 persone, malate da 11 anni, che hanno fatto yoga per nove settimane. Andando a misurare i livelli di depressione, stress, ansia alla fine del periodo di studio e quattro mesi dopo, e confrontandoli con i dati acquisiti prima di provare con lo yoga, i ricercatori hanno osservato come questi diminuivano durante le lezioni, con miglioramenti che duravano fino a mesi dal trattamento. A distanza di quattro mesi risultavamo migliorati anche gli aspetti relativi alla ruminazione mentale e alle preoccupazioni. Vollbehr e colleghi hanno misurato poi quando yoga o tecniche di rilassamento eseguite a casa, dopo sessione dimostrativa, potessero aiutare a gestire i sintomi della depressione di 74 ragazzi con sintomi lievi. Sul medio corso, due mesi dopo e dopo una sola settimana di trattamento, chi aveva praticato yoga mostrava meno ansia, stress e sintomi depressivi. Qualsiasi sia il motivo, che può avvicinarci, fin dalle prime lezioni i benefici sono tangibili: il segreto sta nel non fermarsi ai primi risultati ma andare a fondo nell’apprendere le tecniche di rilassamento. Infatti, è proprio la costanza ad agevolare il contatto con se stessi e a far sviluppare la consapevolezza necessaria a identificare i conflitti che disturbano l’equilibrio o gli schemi mentali nocivi. I risultati che si ottengono con la pratica dello yoga sono sorprendenti perché non solo s’impara a gestire stress, ansia e attacchi di panico, ma si ristabiliscono meccanismi psicologici e fisiologici che erano stati compromessi.

https://www.yoga-magazine.it/2019/06/stress-da-lavoro-e-yoga/

5 Giugno 2019/0 Commenti/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2019/06/YogaStress5.jpg 300 500 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2019-06-05 16:28:152019-06-05 16:32:03Oms, lo stress da lavoro è una sindrome. In un contesto del genere diventa fondamentale la disciplina dello yoga
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La depressione in Italia colpisce circa 3,5 milioni di persone

Per molti è un tunnel senza via d’uscita. Oggi ’individuo preda ad una vita carica di stress, vulnerabile a stati di ansia e depressione. A volte insorge dopo un lutto o un trauma, altre volte accompagna sin dall’adolescenza: fatto sta, che la depressione colpisce in Italia circa 3,5 milioni di persone, ma solo una su due riceve un trattamento corretto e tempestivo. Per chiedere di potenziare i servizi sul territorio e migliorare l’accesso alle cure, è stato presentato oggi, presso la Camera dei Deputati, il Manifesto in 10 punti “Uscire dall’ombra della depressione”, promosso da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.Riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la prima causa di disabilità a livello globale, la depressione, nel nostro Paese, ha un costo sociale dovuto a ore lavorative perse pari a 4 miliardi di euro l’anno, e ogni paziente costa al Servizio Sanitario Nazionale 5.000 euro annui in diagnosi e cure. “In Italia il 5,5% della popolazione soffre di depressione maggiore con una netta prevalenza femminile”, spiega Claudio Mencacci, presidente Società Italiana Neuropsicofarmacologia (Sinpf), “è importante riconoscerla nelle varie fasi della vita dove si nota un crescendo, dall’adolescenza (2%) all’età adulta (6,5%), fino al 13% negli over 65”. Trascorre, invece, spesso oltre un anno e mezzo tra la comparsa dei primi sintomi e la decisione di rivolgersi a un medico, circa due anni prima di ricevere una diagnosi corretta. Di qui il manifesto presentato oggi: una vera e propria call to action di pazienti e clinici. “Il nostro obiettivo è aumentare la consapevolezza della malattia presso la popolazione, per superare lo stigma ancora così radicato e cercare di avvicinare i pazienti a diagnosi e cure appropriate”, commenta Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda. “Mi auguro che il manifesto – commenta Rossana Boldi, vice presidente Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati – diventi la base per proposte concrete per definire un Piano Nazionale per la depressione, che metta al centro i pazienti e le loro famiglie”. “I disturbi mentali sono in aumento – dichiarò nel febbraio del 2018 Alberto Siracusano, presidente della Società italiana di psicopatologia – Entro il 2020 il numero esploderà soprattutto per quelli di tipo depressivo e ansioso. Gli altri, quelli che sono più cronici, in qualche maniera sono abbastanza stabili. In particolare l’incremento si osserva nei giovani tra i 10 e i 24 anni e negli anziani, categorie sociali in cui ci possono essere importanti cambiamenti di vita”. Inoltre, La fotografia scattata dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze presso l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Devora Kestel, a Trieste, in occasione della presentazione di una relazione sulle “prospettive dell’Oms per il futuro della Salute Mentale Globale”, poco tempo fa, non lascia ombra di dubbio: Le malattie mentali e neurologiche sono in aumento, così come cresce l’uso di sostanze. Al primo posto nella classifica delle problematiche legate alla salute mentale globale c’è la depressione, che non conosce distinzioni di tipo socioeconomico, perché colpisce indistintamente tutti. C’è poi un abbassamento dell’età in cui si presentano questi disturbi, così come si abbassa l’età dei suicidi. Soltanto da poco, purtroppo alcuni medici stanno sottolineando lo Yoga come vera e propria terapia, per uscire da uno stato depressivo. Lo Yoga è adatto a tutte le età, a tutti i tipi di individui e prevede applicazioni delle tecniche differenti, a seconda della persona che lo pratica. Lo Yoga non porta solo a un benessere psicofisico e a un ritrovamento di sé, ma può essere molto utile per andare ad alleviare e curare i disturbi legati all’ansia e alla depressione: secondo gli studi della Duke University Medical Center, la disciplina può andare ad alleviare enormemente i sintomi riscontrati in pazienti che non facciano uso di medicinali. Oltre a esser ottima per la cura del corpo e la cura dell’anima, questa pratica non ha nessun effetto collaterale, se non quello di dare benefici evidenti e duraturi. Grazie allo Yoga si impara infatti a gestire la sofferenza, la paura, si alleviano i sintomi dell’ansia, poiché si imparano a sentire le proprie sensazioni ed emozioni, anche negative, accettandole per poterle poi lasciare andare via. Inoltre, grazie allo Yoga, è possibile ridurre la produzione di cortisolo e adrenalina, andando a calmare il corpo, riducendo lo stress e dando inizio a un rilassamento profondo.

https://ilformat.info/la-depressione-in-italia-colpisce-circa-35-milioni-di-persone/

22 Aprile 2019/0 Commenti/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2019/04/Yoga-Stress.jpg 3241 4877 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2019-04-22 18:53:342019-04-22 18:53:34La depressione in Italia colpisce circa 3,5 milioni di persone
I miei articoli sul Giornale dello Yoga

YOGA E STRESS

Sistemi di vita frenetici stanno spingendo l’essere umano verso il caos, rendendolo vulnerabile a malattie e disturbi, primo fra tutti quelli legati allo stress e all’ansia. Questo triste fenomeno in continua crescita non risparmia nessuno. Spesso viene chiamato il male invisibile, il male del consumismo o simili. Il problema non cambia e il ricorrere ai farmaci non trova nessuna soluzione. Troppo spesso anche intorno a noi sentiamo continuamente parlare di agitazioni, stati di panico. Solo per citare un dato: nelle farmacie di Milano vengono vendute 6.100 confezioni al giorno di farmaci per dormire.

YOGA CONTRO L’ANSIA

Lo yoga è un metodo di crescita spirituale interiore nato oltre 5000 anni fa in India: esistono moltissimi testi riguardo lo Yoga, ma solitamente la base per chi si avvicina per la prima volta a questa nobilissima disciplina, è costituita dallo Yoga Sutra, del Maestro Patanjali, vissuto in India del sud 2500 anni fa. L’ obiettivo dello Yoga è calmare la mente, rilassare l’anima, provare l’esperienza del silenzio interiore, riuscendo così a entrare in contatto diretto con una realtà non condizionata dall’esperienza umana quotidiana, fatta di idee, concetti, dogmi e schemi: staremo solo con noi stessi, come puro spirito e pura luce. Rilassato il corpo si passa al controllo del respiro, che diviene più fluido e rilassato, portando alla distensione della mente stessa dal suo continuo agire. Lo Yoga è adatto a tutte le età, a tutti i tipi di individui e prevede applicazioni delle tecniche differenti, a seconda della persona che lo pratica. Si impara a gestire la sofferenza, la paura, si alleviano i sintomi dell’ansia, poiché si imparano a sentire le proprie sensazioni ed emozioni, anche negative, accettandole per poterle poi lasciare andare via. Inoltre, grazie allo Yoga, è possibile ridurre la produzione di cortisolo e adrenalina, andando a calmare il corpo, riducendo lo stress e dando inizio a un rilassamento profondo.

LE PILLOLE NON SONO UNA SOLUZIONE

L’acquisto di quasi cento sonniferi al minuto è la fotografia di una Milano malata di sonno. Lo stress e l’ansia che fanno dormire male. Il cervello sempre in funzione che non riesce a spegnersi neppure sotto le coperte. La vita frenetica che fa tenere sbarrati gli occhi anche a letto. Nelle farmacie della città vengono vendute 6.100 confezioni al giorno di farmaci per dormire. Il dato è di New Line ricerche di mercato, una società che collabora con le farmacie nella realizzazione di analisi di mercato e che ha svolto per il Corriere della Sera un’indagine sul consumo di medicinali per addormentarsi (su prescrizione medica, di automedicazione e integratori). L’uso dei sonniferi è una cartina di tornasole dello stile di vita di Milano. Ogni scatola, secondo le stime degli esperti, dura in media 21 giorni. Le pillole o le dosi di gocce complessivamente acquistate in 24 ore sono oltre 128 mila. Le consuma almeno un milanese su dieci, precisamente l’11% della popolazione over 18. È la città con la percentuale più alta di sonniferi tra le medicine vendute da una farmacia tipo in un anno: i sonniferi rappresentano il 6% dei farmaci venduti annualmente, contro il 4,4% di Roma, il 5,5% di Firenze, il 5,7% di Bologna e il 5,8% di Torino.

 MEDITAZIONE CONTRO LO STRESS

Lo yoga e la meditazione sono pratiche benefiche per la salute, sia mentale che fisica. Gli effetti sono vasti e si concretizzano in un miglioramento della resilienza allo stress. Ma perché? È quanto hanno cercato di vedere dei ricercatori della University of Southern California (USA) in uno studio pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience.

Allo studio hanno partecipato 38 individui che hanno preso parte a un corso di yoga e meditazione intensivo, della durata di tre mesi, accompagnato da un regime alimentare vegetariano. Prima e dopo sono stati misurati diversi marcatori neurofisiologici e valutato lo stato di salute psichica dei partecipanti.  Tra i parametri misurati c’erano i livelli di cortisolo nei primi 60 minuti dal risveglio, il cosiddetto “ormone dello stress” che caratterizza il coinvolgimento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene nella risposta allo stress; il BDNF, ovvero il fattore neurotrofico cerebrale, un neuromodulatore che gioca un ruolo importante nell’apprendimento, nella memoria e nella regolazione di importanti processi come la risposta allo stress, il metabolismo, l’infiammazione, la regolazione dell’umore. Ancora, sono stati misurati i livelli di alcuni marcatori pro- e anti- infiammatori.  Dopo i tre mesi di pratiche meditative e yoga è emerso un impatto positivo sulla segnalazione del BDNF, sulla risposta del cortisolo al risveglio e sui marcatori immunologici.

GLI ORMONI DELLO STRESS

Lo stress scatena una cascata di ormoni nel nostro organismo fino a causare uno “stato di agitazione persistente “. Nel nostro corpo, lo stress si manifesta con una secrezione psico-indotta (cioè indotta dalle nostre emozioni/sensazioni) di ormoni catabolizzati da parte delle ghiandole surrenali. Nella fattispecie, gli ormoni “direttamente” legati allo stress sono il cortisolo e l’aldosterone che, in breve, causano:

  • costrizione dei vasi cutanei (la pelle diventa più pallida)
  • aumento della frequenza cardiaca
  • broncodilatazione
  • inibizione del rilascio e dell’efficacia dell’insulina. L’insulinoresistenza dettata dallo stress potrebbe essere correlata al diabete mellito di tipo 2
  • alterazione del metabolismo
  • calvizie e caduta di capelli
  • eccessiva dilatazione delle pupille con possibili problemi alla vista
  • altri sintomi psicosomatici
 Pubblicato su Il Giornale dello Yoga
3 Marzo 2018/0 Commenti/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/03/stress.png 435 840 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2018-03-03 20:48:372018-03-18 16:38:11YOGA E STRESS
Alimentazione, I miei articoli sul Giornale dello Yoga

L’importanza della dieta nello Yoga

Ecco un articolo che ho scritto per il Giornale dello Yoga 

“VOI SIETE CIÒ CHE MANGIATE”

Il corpo fisico è l’unico veicolo che l’uomo ha per realizzare il Sé ed è bene mantenerlo forte e sano. L’alimentazione impropria è un ostacolo al progresso spirituale. Ogni cibo possiede una sua energia. Se il cibo è impuro anche la mente diventa impura. Lo yoga, avendo tra i suoi principali obiettivi il conseguimento di stati superiori di coscienza, pone grande attenzione all’intima conoscenza della fisiologia dei propri corpi, sia quello fisico che quello sottile. Quindi, visto che dal corpo fisico si parte, pone grandissima attenzione all’alimentazione, al processo digestivo e all’effetto del cibo sulla psiche. Secondo gli Yoga Sutra di Patañjali, il primo dei 5 yama, ossia le astinenze per il giusto percorso spirituale, è Ahimsa (non fare del male): è il perno fondamentale che lega lo yoga e il vegetarianesimo.

I MOTIVI PER PROMUOVERE UNA DIETA VEGETARIANA SONO DI NATURA MOLTO VARIA

Etici, ecologici e salutistici. Senza parlare del fatto che, negli ultimi anni, i medici ormai riconoscono i danni operati sull’organismo da un regime carnico. Non sarà un caso se i mistici di tutte le religioni, a partire dalle monache e dai monaci, cattolici e ortodossi, passando per i sufi dell’islam e i cabalisti dell’ebraismo, per non parlare degli indiani e degli orientali in generale, hanno scelto un regime vegetariano, e talvolta vegano. Inoltre, eliminare la carne dalla dieta riduce il livello di aggressività. Questo è importante per conseguire l’obiettivo di agire in modo consapevole, anziché reagire agli stimoli del mondo esterno. Inoltre, sigarette, liquori, narcotici e cibi stantii sono estremamente nocivi.

I PASTI DEVONO ESSERE SEMPLICI, LEGGERI E NUTRIENTI

La sonnolenza e il mal di stomaco dovuti al troppo cibo rendono la meditazione impossibile.

Per la riparazione e lo sviluppo del corpo sono necessari i seguenti quattro elementi:

  • proteine o cibo ricco di azoto
  • carboidrati
  • grassi
  • minerali

Questi elementi sono presenti in proporzioni maggiori nei vegetali che nei tessuti animali. Nella dieta, le fonti più importanti di vitamine sono costituite dalle verdure. Tutte le proprietà nutritive si trovano nel mondo vegetale. Ferro, proteine, carboidrati, vitamine ecc. Oltre agli effetti dannosi della carne sul corpo umano bisogna considerare le obiezioni etiche suscitate dalle uccisioni di animali innocenti. Gli animali sanno istintivamente quando sono destinati al macello; sebbene siano muti, i loro occhi umidi chiedono grazia per la crudeltà che l’uomo sta per infliggere loro.

TRE TIPI DI CIBO

Secondo l’alimentazione Yogica vi sono tre tipi di cibo:

  • il cibo sattvico (cibo puro)
  • il cibo rajastico (cibo stimolante)
  • il cibo tamastico (cibo impuro e marcio).

Il latte, la frutta, le verdure e le granaglie rientrano nella categoria dei cibi buoni e sattvici. Le spezie, gli ingredienti piccanti, la carne, l’alcol, il pesce e le uova, che stimolano il sistema nervoso, rientrano fra i cibi stimolanti, o rajastici, mentre il cibo marcio e troppo maturo rientra nella categoria dei cibi tamastici o impuri.

Il cibo puro porta purezza e calma alla mente ed è lenitivo e nutriente per il corpo. Il cibo rajastico scatena la passione animale nell’uomo rendendo la sua mente agitata. Causa altresì dei disordini nervosi e circolari come pressione alta, indurimento delle arterie e malattie da acido urico. Il terzo tipo di cibo, quello tamasico o impuro, rende le persone apatiche e pigre; la loro capacità intellettuale diminuisce ed essi sprofondano ad un livello quasi animale o selvaggio.
Anche seguendo una dieta naturale capita di non essere in perfetta salute perché ogni giorno si è esposti a molti veleni e fattori non salutari.

COME MANGIARE

  • Prendere sempre bocconi piccoli e posare la forchetta (o il cucchiaio) tra un boccone e l’altro, rallenta il ritmo con cui ci alimentiamo e ci aiuta a sentirci sazi mangiando meno.
  • Masticare i cibi solidi almeno trenta volte (quelli fritti anche di più), favorisce l’assimilazione del cibo e raffina la nostra sensibilità ai mutevoli sapori degli alimenti.
  • Spegnere la tv, limitare la conversazione e mettere da parte il telefono mentre si mangia, ci aiuta a essere consapevoli dei gusti, delle consistenze, della gioia di mangiare e a conoscerci più intimamente.
  • Evitare di pensare a problemi, risentimenti, migliora il rapporto con il cibo e favorisce la digestione.
  • quello che ci viene dato per alimentarci e la percezione dell’universo amorevole che ci nutre, favoriscono l’assorbimento di prana e armonizzano i nostri ritmi vitali
14 Febbraio 2018/0 Commenti/da Marco Staffiero
http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/Cibo-Yoga-2.jpg 563 1000 Marco Staffiero http://www.yogacastelliromani.it/wp-content/uploads/2018/02/home_header1-300x88.png Marco Staffiero2018-02-14 18:51:252018-03-18 16:27:44L'importanza della dieta nello Yoga

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